La Cooperativa Sociale Nuovi Orizzonti è il Soggetto Proponente del progetto FERMENTI EDUCATIVI rivolto al contrasto della povertà educativa, che si inserisce all’interno dell’ambito del PNRR, Missione 5 – Componente 3 – Investimento 3: Interventi socio-educativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo Settore – finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU – annualità 2022.
Destinatari diretti dell’attività progettuale sono 300 minori della fascia di età 5 – 10 anni.
Il progetto insiste nelle aree del Comune di Vittoria con i suoi 3 quartieri, le aree rurali, la Fascia Trasformata e la frazione marinara di Scoglitti.
Partner di progetto: MetaEuropa Soc. Coop. Sociale, AIFFAS Soc. Cop. Sociale, Associazione I Tetti Colorati Onlus, Associazione Lauretana, Istituto Comprensivo “Portella della Ginestra”, Istituto Comprensivo “Leonardo Sciascia”, Comune di Vittoria.
Il progetto intende contribuire al contrasto della povertà educativa e della vulnerabilità economica- sociale-culturale di 300 minori che vivono in contesti ad alto rischio di emarginazione sociale nella città di Vittoria e delle sue aree rurali.
L’azione favorirà intesa ed alleanza tra tutti i componenti della rete di supporto sociale che si intende creare e consolidare, al fine di contrastare ogni forma di povertà educativa.
Si sosterrà la realizzazione di interventi educativi ludici rivolti a minori 5/10 anni, in particolare quelli in situazione di vulnerabilità o che vivono in aree a rischio marginalità quali periferie e fascia trasformata.
Obiettivo generale sarà la promozione del benessere e della crescita armonica dei minori, garantendo loro efficaci e pari opportunità educative prevenendo precocemente varie forme di disagio. Verrà data pari opportunità a bambini attraverso l’insegnamento e lo sviluppo di competenze di vita trasversali (life skills) utili al miglioramento delle proprie capacità individuali, sensibilizzando la comunità sul fenomeno del disagio giovanile e incrementando le conoscenze del territorio e dei servizi socio-sanitari disponibili.
La proposta progettuale, infatti, vuole mettere al centro il minore e promuovere il valore della comunità educante come luogo interiore e rassicurante di crescita.
Ci si propone di lavorare con i bambini trasversalmente su diverse dimensioni quali: emozioni (promuovendo la consapevolezza, il riconoscimento e la manifestazione degli stati emotivi e lo sviluppo di atteggiamenti empatici); autostima e autoefficacia (proponendo attività che abbiano un significato, che siano propositive per i giovani), comunicazione (promuovendo lo sviluppo di stili comunicativi assertivi, l’ascolto attivo e rispetto reciproco), soluzione dei problemi (problem solving, gestione positiva dei conflitti, lavoro cooperativo di gruppo).
Fondamentale sarà il coinvolgimento dei genitori, degli insegnanti e della comunità nella progettazione dell’intervento, e la valorizzazione della scuola, come attore centrale, nel sostenere la crescita dei minori e delle loro famiglie in collaborazione ed integrazione con il Terzo Settore e le varie forme di auto-organizzazione di cittadini e genitori; e di attività di promozione della cittadinanza e della legalità, prevenendo l’affermarsi di atteggiamenti devianti e sviluppando il senso di riappropriazione degli spazi, valorizzando l’impegno e l’effettivo protagonismo dei giovani coinvolti nel progetto.
Al fine di promuovere la partecipazione attiva dei soggetti coinvolti si intende intervenire utilizzando una metodologia dinamica e dal taglio pratico-operativo oltre che creare una ambiente formativo cooperativo e interattivo: di prevenzione ed a supporto della corretta educazione emotiva, supporto alla frequenza per l’attivazione di doti educative; apprendimento cooperativo secondo la didattica e promozione della lingua italiana L2, lab. di acquisizione fonologica e metafonologica delle competenze linguistiche dei piccoli, il learning by doing , il lab. ambiente, peer education. Inoltre strumenti personalizzati per bisogni specifici: il mentoring e le doti educative nel disagio socio-economico, il coaching per la consulenza, l’ascolto e l’accompagnamento delle famiglie verso una migliore autonomia nella gestione del loro ruolo genitoriale ed superamento delle relative criticità, laboratori di teatro sociale per una corretta educazione alla diversità e di comunità che vedano il coinvolgimento delle famiglie; laboratori didattici e sportivi, sia in forma individuale che in gruppo, che insegnino ai bambini valori importanti come la condivisione, l’impegno e la disciplina, favorendo lo sviluppo di una personalità aperta; laboratori di tipo intergenerazionale genitori/figli ; colloqui con insegnanti su temi rilevanti la propria professione.
Nella proposta progettuale, l’Ente Comune di Vittoria, deterrà un ruolo centrale fungendo da osservatorio privilegiato, rapportandosi costantemente con gli altri enti, in sinergia con gli spazi educativi decentrati, sarà principale sede di realizzazione delle attività progettuali e delle iniziative di sensibilizzazione e comunicazione esterna, si porrà a garanzia di continuità e ampliamento della rete.
Ambiente e bio diversità “Orto in Condotta” coinvolgerà i ragazzi delle quinte classi in un’esperienza partecipativa che promuova il senso di appartenenza e responsabilità collettiva dell’ambiente, nella forma del prendersi cura e del produrre valori condivisi, intensi come prodotti della natura ma anche conoscenze, affettività, comunicazione, solidarietà, obiettivi e segni di una comunità educante, che trae esempio dalla natura sull’essere e fare comunità.
Il coinvolgimento delle scuole o di docenti consentirà il collegamento con unità didattiche sperimentando percorsi di learning by doing che renderanno i giovani attori dell’apprendimento, della propria autonomia.
Il progetto prevede una attività costante di comunicazione delle proprie attività e dei temi affrontati dallo stesso. Verrà realizzata una campagna di comunicazione che prevede l’utilizzo dei media tradizionali (dépliant, comunicati stampa, interviste e redazionali sui media locali), accanto ad una intensa azione di comunicazione basata sul web e sui social network.
I social network saranno utilizzati per diffondere messaggi ad alta valenza educativi e culturale, si coinvolgeranno i beneficiari diretti (peer educator) nella fase comunicativa, formandoli con degli incontri specifici in cui sverrà spiegato come gestire ‘pezzi’ di comunicazione del progetto.
Per questa azione sono previsti 2 laboratori:
L’attività è diretta ad almeno 40 genitori. Si promuoveranno:
L’attività, di tipo teorico-pratica, è diretta a docenti e verterà sul tema della conduzione efficace della classe: la mia professione ideale; processi di dissipazione della qualità professionale; l’alunno che sono stato; ruoli sociali ed emotivi dei miei alunni; la comunicazione efficace, nella relazione educativa e nella trasmissione dei valori; le dinamiche di attribuzione dei ruoli; cosa non arriva oltre la cattedra; popolari, gli isolati, gli emarginati e i rifiutati; il fenomeno del bullismo e le manovre di disimpegno morale.
Il laboratorio vuole supportare e rafforzare l’ambito fonologico e metafonologico, prerequisito indispensabile per l’acquisizione della letto-scrittura, nei bambini di 5/6 anni in uscita dalla scuola d’infanzia e a supporto delle eventuali difficoltà funzionali del dislessico.
Le attività verteranno su argomenti legati allo “ stile” educativo adottato con i propri figli, alle dipendenze, divieti, regole e comportamenti, bullismo. All’interno del laboratorio si tratteranno attività legate ad una formazione digitale di base che consentirà al genitore di conoscere anche le principali piattaforme utilizzate dalle scuole.
Laboratorio rivolto a 20 genitori.
I laboratori sportivi messi in atto per lo sviluppo delle capacità personali, sociali e relazionali saranno rivolti ai bambini dai 5 ai 10 anni e saranno così articolati:
Le attività prevedono anche un laboratorio sportivo estivo, rivolto al bambini dai 6 ai 10 anni con il coinvolgimento delle famiglie in giornate dedicate a passeggiate in bicicletta, percorsi naturalistici e attività sportive al fine di aumentare l’autostima, fortificare i legami genitori/figli e contrastare l’esclusione sociale.
L’attività mira a favorire la frequenza e l’inclusione di 50 alunni con svantaggi socio-economici mediante attivazione di Piani Personalizzati comprendenti attività di mentoring con lo scopo di ascoltare e supportare dal punto di vista emotivo, motivazionale e relazionale il bambino e il ragazzo, in raccordo con le figure educative di riferimento, a partire dalla individuazione di particolari bisogni individuali o comuni.
Il Piano Personalizzato si tradurrà in un patto educativo al fine di ottenere una eventuale dote educativa quali kit scolastici, materiale didattico, musicale sportivo, di libri di testo in “comodato d’uso gratuito”, di abbonamenti per mensa, trasporti o di supporto scolastico.
È rivolta a 100 studenti stranieri e italiani con difficoltà nell’uso della lingua italiana secondo la segnalazione di docenti/educatori. Si utilizzeranno la didattica di apprendimento L2 che valorizza l’apprendimento naturale a partire da esperienze svolte secondo l’approccio comunicativo e il metodo induttivo, ed il cooperative learning, con l’interdipendenza positiva, l’interazione faccia a faccia, l’apprendimento delle abilità sociali.
L’attività è diretta ogni anno a studenti delle 4° classi. La finalità di questa attività è creare modelli di prevenzione dell’abbandono e fattori che favoriscono la motivazione alla frequenza scolastica ed all’apprendimento.
Gli incontri e affronteranno i temi dell’educazione emotiva: dall’analfabetismo emotivo al riconoscimento e gestione dei propri stati d’animo, delle proprie emozioni.
La povertà educativa è un fenomeno multidimensionale, frutto del contesto economico, sociale, familiare in cui vivono i minori. Essa non è solo legata alle cattive condizioni economiche, ma investe anche la dimensione emotiva e quelle della socialità e della capacità di relazionarsi con il mondo.
È un fenomeno che incide, di fatti, sul futuro del Paese e riguarda pertanto anche la dimensione più generale dello sviluppo.
La povertà educativa indica l’impossibilità per i minori di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni. In Italia, tale condizione priva milioni di giovani del diritto di crescere e di perseguire i propri sogni.
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